Il ministro dei Trasporti Salvini e sotto assedio per il naufragio di Cutro ma contrattacca difendendo la Guardia Costiera.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è intervenuto ad un’iniziativa della Fondazione Einaudi difendendo l’operato della Guardia Costiera, di cui il Mit è responsabile. “Solo pensare che il ministro dei Trasporti che è papà abbia non solo detto, ma anche solo pensato, di non intervenire è un oltraggio” ha esordito.
“Chi vuole fare polemiche, far politica su questo, lasci in pace lo Stato, la Guardia costiera. Se uno non è avvisato non interviene, se è avvisato a cose avvenute fa il possibile. Prima della strage nessuno è stato avvisato” ha affermato il leghista che ha aggiunto che “insultare la Guardia Costiera è uno scempio”. Si difende dagli attacchi dicendo: “Se vogliamo salvare le vite degli innocenti da accuse ingiuste, figuriamoci se non vogliamo salvare vite in mare di donne e bambini”.
La difesa del ministro
“Ma quando la politica e qualche giornalista attacca lo Stato, insulta il sacrificio, la generosità della Guardia Costiera io non ci sto” contrattacca il vicepremier Salvini. Quando si titola ‘La Guardia costiera ha lasciato morire i migranti’ oppure ‘La Guardia costiera sapeva ma non ha salvato i migranti’ commette uno scempio vergognoso e un oltraggio alle vite di queste ragazze e ragazzi che in questo momento sono a salvare uomini”.
Il vicempremier ha concluso dicendo che il primo avviso la Guardia Costiera l’ha ricevuto a disastro avvenuto ovvero alle 4.20 di mattina. Così Salvini ha difeso l’organo che dipende dal suo dicastero dagli attacchi ricevuti sul ritardo dei soccorsi e sulla responsabilità della Guardia Costiera. Nel frattempo dal Pd chiedono un’interpellanza urgente sulla questione. Ha chiesto chiarimenti anche Fratelli d’Italia.
